Mindful Self-Compassion

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MINDFUL SELF-COMPASSION TRAINING ON LINE

aprile-maggio 2024

Il termine compassione deriva dal greco syn pathein che significa “provare emozioni  con”. Probabilmente la definizione più conosciuta oggi è quella del Dalai Lama, che ha descritto  la compassione come una sensibilità verso la sofferenza di noi stessi e degli altri, unita a un profondo impegno nel tentare di alleviarla.

In ambito scientifico Paul Gilbert, autore dei primi protocolli terapeutici che utilizzano la compassione come strumento di sollievo e di cambiamento, parla di sensibilità nel sentire e diminuire o eliminare la sofferenza in se stessi e negli altri.

Cos’è allora la self-compassion, cioè la compassione rivolta verso se stessi? E come può essere utilizzata per stare meglio? Kristin Neff, pioniera nella ricerca sull’autocompassione, identifica tre componenti principali:

  • essere consapevoli (mindful) della propria sofferenza e aprirsi a ciò che si prova;
  • sapere e sentire che condividiamo con altri l’esperienza della sofferenza (senso di comune umanità);
  • essere gentili con noi stessi piuttosto che pronti all’autocritica.

Mindful Self-Compassion è il percorso ideato da Kristin Neff e Christopher Germer, accademici statunitensi, con lo scopo di scoprire e coltivare la capacità di essere gentili e compassionevoli con se stessi.

Il training insegna a modulare e regolare le emozioni difficili per affrontare al meglio i momenti critici presenti e passati.

A cosa serve e come funziona

Tipicamente la cultura occidentale ci insegna che non dobbiamo lamentarci, che bisogna essere sempre forti e iper-performanti. Se ci troviamo in una situazione difficile o stressante, raramente ci concediamo il tempo di fermarci un attimo e riconoscere quanto sia arduo e doloroso per noi quel momento.

Quando il nostro dolore deriva dall’auto-giudizio è ancora più difficile vedere questi momenti come momenti di pura sofferenza invece che di errore, colpa, responsabilità.

La Self-Compassion ci abitua a desiderare salute e benessere per noi stessi e ci mette in moto in questa direzione, portandoci ad agire nel presente della nostra situazione di vita piuttosto che abbandonarci alla palude immobile della passività. Pensarci come persone meritevoli  di cura nei momenti difficili ci allena a trattare noi stessi con la gentilezza e l’amorevolezza con cui trattiamo le persone più care.

Coltivare un’attitudine compassionevole ci rende anche più coraggiosi e disposti ad accettare il rischio di eventuali fallimenti, perché se si verificano sappiamo perdonarci con maggiore facilità.

La ricerca mostra che l’autocompassione è associata a minore incidenza di ansia, depressione e stress. Favorisce inoltre stati mentali più positivi come  felicità, ottimismo e soddisfazione. A livello organico e fisiologico migliora il funzionamento del sistema immunitario, rafforza aree del cervello cruciali per la regolazione delle nostre emozioni e aumenta la variabilità cardiaca.

Come si svolge il training

Il training di base dura un mese e mezzo, con sei sedute settimanali di circa due ore ciascuna, a partire da martedì 9 aprile 2024 sulla piattaforma Zoom.

A condurre il percorso saranno il dr. Alessandro Calderoni (psicologo, psicoterapeuta, mindfulness trainer, mindful self-compassion trainer) e la dr.ssa Lorella Rapuano (psicologa, psicoterapeuta, mindful self-compassion trainer).

Le attività del programma includono psicoeducazione, esercizi fisici ed esperienziali, meditazioni, discussioni di gruppo e pratiche personali tra una sessione e l’altra.

La formazione è 20% teorica e 80% applicativa. Ogni settimana riceverai i file audio che ti faranno da guida per gli esercizi quotidiani da svolgere in autonomia. Potrai inoltre scaricare un libro-guida per il training, le schede degli esercizi e materiali per approfondire i temi trattati.

Ricordati: trattandosi di una pratica, va praticata, altrimenti non funziona. Ti sarà richiesto un impegno individuale di circa trenta minuti ogni giorno. Imparare a volerti bene è un po’ come portare cervello e stile di vita in palestra: iscriversi non basta, occorre fare esercizio.

L’iscrizione ha un prezzo di 400 euro.